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ISTRUZIONI DESTINATE ALL’INSTALLATORE
34. NORMATIVA
Devono essere osservate le disposizioni dei Vigili del Fuoco, quelle dell’azienda del gas e quanto richiamato nella Legge 9 gennaio 1991
n. 10 e relativo Regolamento ed in specie i Regolamenti Comunali.
Le norme italiane che regolano l’installazione, la manutenzione e la conduzione delle caldaie a gas sono contenute nei seguenti documenti:
* Tabella UNI-CIG n. 7129
* Tabella UNI-CIG n. 7131
Si riporta, qui di seguito, uno stralcio delle norme 7129 e 7131.
Per tutte le indicazioni qui non riportate è necessario consultare le norme suddette.
Le sezioni delle tubazioni costituenti l’impianto devono essere tali da garantire una fornitura di gas sufficiente a coprire la massima richiesta,
limitando la perdita di pressione tra il contatore e qualsiasi apparecchio di utilizzazione non maggiore di:
- 1,0 mbar per i gas della seconda famiglia (gas naturale)
- 2,0 mbar per i gas della terza famiglia (GPL)
Le tubazioni che costituiscono la parte fissa degli impianti possono essere di Acciaio, Rame o Polietilene.
a) I tubi di acciaio possono essere senza saldatura oppure con saldatura longitudinale. Le giunzioni dei tubi di acciaio devono essere
realizzate mediante raccordi con filettatura conforme alla norma UNI ISO 7/1 o a mezzo saldatura di testa per fusione. I raccordi ed i
pezzi speciali devono essere realizzati di acciaio oppure di ghisa malleabile.
E’ assolutamente da escludere, come mezzo di tenuta, l’uso di biacca minio o altri materiali simili.
b) I tubi di rame devono avere caratteristiche qualitative e dimensionali non minori di quelle prescritte dalla UNI 6507. Per le tubazioni di
rame interrato lo spessore non deve essere minore di 2,0 mm.
Le giunzioni dei tubi in rame devono essere realizzate mediante saldatura di testa o saldatura a giunzione ca pillare od anche per giun-
zione meccanica tenendo presente che tale giunzione non deve essere impiegata nelle tubazioni sottotraccia ed in quelle interrate.
c) I tubi di polietilene, da impiegare unicamente per le tubazioni interrate, devono avere caratteristiche qualitative non minori di quelle
prescritte dalla UNI ISO 4437, con spessore minimo di 3 mm.
I raccordi ed i pezzi speciali dei tubi di polietilene devono essere realizzati anch’essi di polietilene. Le giun zioni devono essere realizzate
mediante saldatura di testa per fusione a mezzo di elementi riscaldanti o mediante saldatura per elettrofusione.
Posa in opera dell’impianto
E’ vietato installare impianti per gas aventi densità relativa maggiore di 0,80 in locali con pavimento al di sotto del piano di campagna.
Le tubazioni possono essere collocate in vista, sottotraccia ed interrate.
Non è ammessa la posa in opera dei tubi del gas a contatto con tubazioni dell’acqua.
E’ vietato l’uso delle tubazioni del gas come dispersori, conduttori di terra o conduttori di protezione di impianti e apparecchiature elet-
triche, telefono compreso.
E’ inoltre vietata la collocazione delle tubazioni del gas nelle canne fumarie, nei condotti per lo scarico delle immondizie, nei vani per
ascensori o in vani e cunicoli destinati a contenere servizi elettrici e telefonici.
A monte di ogni derivazione di apparecchio di utilizzazione e cioè a monte di ogni tubo flessibile o rigido di collegamento fra l’apparecchio
e l’impianto deve essere sempre inserito un rubinetto di intercettazione, posto in posizione visibile e facilmente accessibile.
Se il contatore è situato all’esterno dell’abitazione bisogna anche inserire un analogo rubinetto immediatamente all’interno dell’allog-
gio.
I bidoni di GPL devono essere collocati in modo da non essere soggetti all’azione diretta di sorgenti di calore, capaci di portarli a tem-
perature maggiori di 50 °C.
Ogni locale contenente bidoni di gas GPL deve essere aerabile mediante finestre, porte e altre aperture verso l’esterno.
In ogni locale adibito ad abitazione con cubatura fino a 20 m
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non si può tenere più di un bidone per un contenuto di 15 kg. In locali con
cubatura fino a 50 m
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non si devono tenere installati più di due bidoni per un contenuto complessivo di 30 kg. L’installazione di recipienti
di contenuto globale superiore a 50 kg deve essere fatta all’esterno.
Posa in opera degli apparecchi
L’installatore deve controllare che l’apparecchio di utilizzazione sia idoneo per il tipo di gas con il quale verrà alimentato.
Gli apparecchi fissi devono essere collegati all’impianto con tubo metallico rigido oppure con tubo flessibile di acciaio inossidabile a
parete continua.
Caldaie a flusso forzato
Da norma UNI 7129.
Impianti a gas per uso domestico alimentati da rete di distribuzione. Progettazione, installazione e manutenzione.
Posizionamento del terminale
Distanza
Apparecchi oltre 16 fino a 35 kW
(mm)
Sotto finestra
A 600
Sotto apertura di aerazione
B 600
Sotto gronda
C 300
Sotto balcone
D 300
Da una finestra adiacente
E 400
Da un’apertura di aerazione adiacente
F 600
Da tubazione scarichi verticali od orizzontali
G 300
Da un angolo dell’edificio
H 300
Da una rientranza dell’edificio
I 300
Dal suolo o da altro piano di calpestio
L 2500
Fra due terminali in verticale
M 1500
Fra due terminali in orizzontale
N 1000
Da una superficie frontale prospiciente
senza aperture e terminale
entro un raggio di 3 m dallo sbocco dei fumi
O
2000
Idem, ma con aperture e terminale
entro un raggio di 3 m dallo sbocco dei fumi
P
3000