Se non si ha sintonizzatore, qualsiasi altra sorgente
di segnale livello in un punto determinato di una linea
di trasmissione (ad esempio un secondo riproduttore
per nastri) può essere collegato all’input del sintoniz-
zatore.
8. INPUT/OUTPUT “TAPE 1”.
Questi jack Vi permettono di collegare un secondo
registratore di qualsiasi tipo; il preamplificatore è cab-
lato in modo da permettere di copiare nastri da un
registratore all’altro. Collegare un cavo dai jack
“TAPE 1 OUT” del 114 ai jack “LINE IN” del registra-
tore e collegare un altro cavo dai jack “LINE OUT” del
registratore ai jack “TAPE 1 IN”.
I jack “TAPE 1” possono essere impiegati per un
accessorio di elaborazione dei segnali, invece che
per un secondo registratore. Gli accessori compren-
dono un elaboratore dinamico, un filtro dinamico
antidisturbi od un compensatore grafico. Collegate un
cavo dai jack “TAPE 1 OUT” agli input dell’elabora-
tore ed allacciare un altro cavo dagli output dell’elab-
oratore ai jack “TAPE 1 IN”.
Le connessioni per nastro possono essere impie-
gate con registratori di tutti i tipi: cassetta, microcas-
setta, bobina, digitale, ecc. Per effettuare regis-
trazioni, collegare un cavo stereo RCA dai jack
“TAPE-1 OUT” del 114 ai jack “LINE IN” audio del
registratore (e non agli input del microfono). Per
l’ascolto di questi nastri, collegare un cavo stereo dai
jack “LINE OUT” del registratore al jack “TAPE 1 IN”
del 114. (Vedere la Fig. 2).
9. INPUT/OUTPUT “TAPE 2”.
Questi jack Vi permettono di collegare un secondo
registratore di qualsiasi tipo; il preamplificatore è cab-
lato in modo da permettere di copiare nastri da un
registratore all’altro. Collegare un cavo dai jack
“TAPE 2 OUT” del 114 ai jack “LINE IN” del registra-
tore e collegare un altro cavo dai jack “LINE OUT” del
registratore ai jack “TAPE 2 IN”.
10. “PRE OUT 1 E 2”.
Per maggior convenienza abbiamo due coppie di
jack per output del preamplificatore fono RCA.
Questo è l’output normale dal preamplificatore.
Collegare un cavo per i segnali stereo da questi jack
ai jack principali di input sull’amplificatore.
Il preamplificatore ha una bassa impedenza di usci-
ta (220 ohm). Può comandare vari amplificatori allac-
ciati in parallelo e può essere impiegato con cavi
lunghi per segnali, in modo da comandare amplifica-
tori collocati accanto agli altoparlanti (oppure altopar-
lanti “potenziati” con amplificatori incorporati).
Se si dispone di un compensatore (l’equaliser) spe-
ciale per gli altoparlanti o un altro processore dei seg-
nali che deve essere installato nel percorso del seg-
nale dopo il comando di regolazione del volume, col-
legare una cavo da una delle coppie di jack “PRE
OUT” all’input del processore, quindi allacciare un
secondo cavo dall’output del processore all’input prin-
cipale dell’amplificatore.
11. CAVO D’ALIMENTAZIONE C.A..
Dopo avere perfezionato tutte le connessioni
all’amplificatore, collegare il cavo d’alimentazione
C.A. in una presa C.A. in tensione.
COMANDI DEL QUADRO ANTERIORE
1. “POWER” (ALIMENTAZIONE)
Premere per collegare l’alimentazione al 114 e ad
altri complessivi collegati ad una presa ausiliaria abili-
tata “SWITCHED” sul pannello posteriore. Per speg-
nere l’alimentazione premere nuovamente il pulsante.
2. “PHONES” (CUFFIA)
Collegare la cuffia stereo qui. Il circuito dà i segnali
corretti di comando per tutte le cuffie stereo di tipo
convenzionale, qualunque sia la loro impedenza,
ferma restando un’eccezione: le cuffie elettrostatiche
vengono fornite di solito con un adattatore che va col-
legato direttamente ai terminali degli altoparlanti sul
Vs. amplificatore.
Inserendo una spina in una presa “PHONES” si
tacita automaticamente il segnale ai jack “PREAMP
OUTPUT”, tacitando cosí gli altoparlanti. Per ripren-
dere l’ascolto tramite gli altoparlanti occorre scolle-
gare la cuffia dalla presa “PHONES”.
3. “BASS” (BASSI).
Il comando dei bassi regola il livello relativo delle
basse frequenze nel suono. La risposta elettrica del
preamplificatore è piú piana quando il comando è
regolato nel limitatore alla posizione “ore 12”.
Ruotando la manopola verso destra (in senso orario)
si aumenta il livello dei suoni a bassa frequenza;
girandola in senso antiorario se ne diminuisce il livel-
lo. Regolare il controllo dei bassi “Bass”) in modo da
ottenere l’equilibrio acustico che Vi sembra piú natu-
rale e piú musicale.
Con rotazioni limitate rispetto al centro, l’effetto del
comando dei bassi è molto delicato, poiché la sua
azione è limitata alle frequenze piú basse che non
sempre sono presenti in tutte le registrazioni. Solo a
fronte di grandi rotazione dal centro si nota un
aumento od una riduzione molto forti delle frequenze
medio-basse, tipiche in musica.
Quando il pulsante “TONE DEFEAT” è inserito, i
circuiti dei bassi e degli alti sono deviati.
4. TONE DEFEAT (ESCLUSIONE TONI).
Premendo questo pulsante si deviano i circuiti dei
bassi e degli alti, ripristinando perfettamente la
risposta uniforme di frequenza. In questo modo si ha
un sistema molto conveniente per valutare le
impostazioni dei comandi dei bassi e degli alti.
Regolando i comandi del suono e commutandoli poi
fuori/dentro il tragitto del segnale è possibile calcolare
e valutare facilmente la loro reazione sul suono.
5. “TREBLE” (ALTI).
NAD
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