DIVACONDENS D PLUS F 24
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IT
cod. 3541P652 - Rev. 01 - 01/2020
Scarico impianto
La ghiera del rubinetto di scarico è posizionata sotto la valvola di sicurezza posta all’in-
terno della caldaia.
Per scaricare l’impianto, ruotare la ghiera (rif. 1 - fig. 9) in senso antiorario per aprire il
rubinetto. Evitare l’uso di qualsiasi utensile ed agire solo con le mani.
Per scaricare solamente l’acqua in caldaia, chiudere preventivamente le valvole di inter-
cettazione tra impianto e caldaia prima di agire sulla ghiera.
fig. 9 - Valvola di sicurezza con rubinetto di scarico
3. INSTALLAZIONE
3.1 Disposizioni generali
L'INSTALLAZIONE DELLA CALDAIA DEVE ESSERE EFFETTUATA SOLTANTO DA
PERSONALE SPECIALIZZATO E DI SICURA QUALIFICAZIONE, OTTEMPERANDO A
TUTTE LE ISTRUZIONI RIPORTATE NEL PRESENTE MANUALE TECNICO, ALLE DI-
SPOSIZIONI DI LEGGE VIGENTI, ALLE PRESCRIZIONI DELLE NORME NAZIONALI
E LOCALI E SECONDO LE REGOLE DELLA BUONA TECNICA.
3.2 Luogo d’installazione
B
Il circuito di combustione dell’apparecchio è stagno
rispetto l’ambiente di installazione e quindi l’apparec-
chio può essere installato in qualunque locale ad
esclusione di garage o autorimesse. L’ambiente di in-
stallazione tuttavia deve essere sufficientemente
ventilato per evitare che si creino condizioni di peri-
colo in caso di, seppur piccole, perdite di gas. In caso
contrario può sussistere il pericolo di asfissia e intos-
sicazione oppure esplosione e incendio. Questa nor-
ma di sicurezza è imposta dalla Direttiva CEE n° 2009/
142 per tutti gli apparecchi utilizzatori di gas, anche
per quelli cosiddetti a camera stagna.
L’apparecchio è idoneo al funzionamento in luogo parzialmente protetto, con tempera-
tura minima di -5°C. Se dotato dell’apposito kit antigelo può essere utilizzato con tempe-
ratura minima fino a -15°C. La caldaia deve essere installata in posizione riparata, ad
esempio sotto lo spiovente di un tetto, all’interno di un balcone o in una nicchia riparata.
Il luogo di installazione deve comunque essere privo di polveri, oggetti o materiali infiam-
mabili o gas corrosivi.
La caldaia è predisposta per l’installazione pensile a muro ed è dotata di serie di una staf-
fa di aggancio. Il fissaggio alla parete deve garantire un sostegno stabile ed efficace del
generatore.
A
Se l’apparecchio viene racchiuso entro mobili o montato affiancato lateralmen-
te, deve essere previsto lo spazio per lo smontaggio della mantellatura e per le
normali attività di manutenzione
3.3 Collegamenti idraulici
Avvertenze
B
Lo scarico della valvola di sicurezza deve essere collega-
to ad un imbuto o tubo di raccolta, per evitare lo sgorgo di
acqua a terra in caso di sovrapressione nel circuito di ri-
scaldamento. In caso contrario, se la valvola di scarico
dovesse intervenire allagando il locale, il costruttore della
caldaia non potrà essere ritenuto responsabile.
B
Prima di effettuare l’allacciamento, verificare che l’appa-
recchio sia predisposto per il funzionamento con il tipo di
combustibile disponibile ed effettuare una accurata puli-
zia di tutte le tubature dell’impianto.
Effettuare gli allacciamenti ai corrispettivi attacchi secondo il disegno di fig. 24 e ai sim-
boli riportati sull’apparecchio.
Nota:
l’apparecchio è dotato di by-pass interno nel circuito riscaldamento.
Caratteristiche dell’acqua impianto
B
Le caldaie
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sono idonee
all'installazione in sistemi di riscaldamento con ingresso
di ossigeno non significativo (rif. sistemi "caso I" norma
EN14868). In sistemi con immissione di ossigeno conti-
nua (ad es. impianti a pavimento senza tubi antidiffusione
o a vaso aperto), oppure intermittente (inferiore del 20%
del contenuto d’acqua dell’impianto) deve essere previsto
un separatore fisico (es. scambiatore a piastre).
L’acqua all’interno di un impianto di riscaldamento deve
ottemperare alle leggi e regolamenti vigenti, alle caratte-
ristiche indicate dalla norma UNI 8065 e devono essere
osservate le indicazioni della norma EN14868 (protezio-
ne dei materiali metallici contro la corrosione).
L’acqua di riempimento (primo riempimento e rabbocchi
successivi) deve essere limpida, con durezza indicata
nella tabella riportata di seguito e trattata con condizio-
nanti chimici riconosciuti idonei a garantire che non si in-
neschino incrostazioni, fenomeni corrosivi o aggressivi
sui metalli e sulle materie plastiche, non si sviluppino gas
e negli impianti a bassa temperatura non proliferino mas-
se batteriche o microbiche.
L’acqua contenuta nell'impianto deve essere verificata
con periodicità (almeno due volte all'anno durante la sta-
gione di utilizzo degli impianti, come previsto dalla
UNI8065) e avere un aspetto possibilmente limpido e
deve rispettare i limiti riportati nella tabella seguente.
Deve contenere condizionanti chimici nella concentrazio-
ne sufficiente a proteggere l’impianto almeno per un an-
no. Negli impianti a bassa temperatura non devono
essere presenti cariche batteriche o microbiche.
I condizionanti, additivi, inibitori e liquidi antigelo devono
essere dichiarati dal produttore idonei all’uso in impianti di
riscaldamento e non arrecanti danni allo scambiatore di
caldaia o ad altri componenti e/o materiali di caldaia ed
impianto.
1
IMPIANTO ESISTENTE
IMPIANTO NUOVO
PARAMETRO ACQUA
P < 150 kW
P > 150 kW
P < 150 kW
P > 150 kW
Durezza totale acqua riempimento (°F)
<10
<5
<10
<5
Durezza totale acqua impianto (°F)
<15
<10
<10
<5
PH
7 < Ph < 8,5
7 < Ph < 8,5
Rame Cu (mg/l)
Cu < 0,5 mg/l
Cu < 0,5 mg/l
Ferro Fe (mg/l)
Fe < 0,5 mg/l
Fe < 0,5 mg/l
Cloruri (mg/l)
Cl < 30 mg/l
Cl < 30 mg/l
Conducibilità (µS/cm)
< 200 µS/cm
< 200 µS/cm