Istruzioni per
l’uso
e la manutenzione
Motori elettrici 50-400 V CA
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PROTEZIONE DEL MOTORE ELETTRICO
Ogni equipaggiamento elettrico deve essere protetto contro i danni derivanti da guasti o
funzionamenti anormali; i fenomeni che devono essere presi in considerazione sono:
-
sovracorrenti derivanti da cortocircuito;
-
correnti di sovraccarico;
-
interruzione o diminuzione della tensione di alimentazione;
-
velocita eccessiva degli elementi delle macchine.
Ai fini della sicurezza devono inoltre essere predisposte protezioni contro i contatti diretti con
parti in tensione e indiretti con parti normalmente non in tensione ma che potrebbero diveltarlo
in seguito al manifestarsi di guasti
all’isolamento.
•
Sovracorrenti derivanti da cortocircuito
La protezione può essere effettuata tramite: fusibili, relè di massima corrente o relè termici.
I fusibili interrompono direttamente il circuito, i relè di massima corrente e i relè termici
comandano l’apertura dei circuiti protetti agendo su interruttori automatici o contattori. Il
dispositivo di protezione contro le sovracorrenti deve essere inserito a monte dei conduttori da
proteggere.
Le protezioni contro i sovraccarichi e i cortocircuiti possono essere realizzate tramite:
interruttore automatico magnetotermico con potere di interruzione sufficiente a interrompere
la corrente di cortocircuito, in grado di esercitare da solo sia la protezione contro i sovraccarichi
che quella contro i cortocircuiti; oppure tramite interruttore in grado di intervenire in caso di
sovraccarichi, ma che non ha potere di interruzione sufficiente per i cortocircuiti, in questo caso
la relativa protezione e affidata a fusibili inseriti più a monte, di tipo ritardato (idonei per motori)
per tener conto delle sovracorrenti previste
all’avviamento.
•
Correnti di sovraccarico
.
Deve essere prevista la protezione contro i sovraccarichi per tutti i motori, usualmente in
servizio continuo, con potenza superiore a 0.5 kW; tale protezione viene comunque
raccomandata anche per tutti gli altri motori.
La protezione viene normalmente ottenuta mediante relè termici, inseriti su tutti i conduttori
attivi, tranne il neutro.
La costante di tempo del dispositivo di protezione deve approssimarsi il più possibile a quella
del motore da proteggere; tale condizione non facilmente realizzabile può rendere la protezione
inefficiente o intempestiva, specialmente nel caso di motori a servizio intermittente o soggetti
ad un numero elevato di manovre (avviamenti, arresti, inversioni di marcia); in questo caso la
protezione può essere affidata a sensori termici incorporati nel motore (termistori di tipo PTC o
termoprotettori bimetallici) in grado di interrompere l’alimentazione qualora la temperatura
interna del motore superi un valore stabilito; tale tipo di protezione è consigliabile anche nei
casi di ridotto raffreddamento della macchina e in tutte quelle situazioni che non fanno
intervenire la protezione termica perché non esiste un prolungato sovraccarico di corrente, ma
che possono comunque riscaldare eccessivamente il motore.
Si tenga presente che tale protezione può da sola non essere sufficiente a proteggere il motore
in condizioni di rotore bloccato; risulta quindi utile accoppiarla a quella termica sulle fasi.