9
ARM200 Series
100
165 ÷ 170
110 ÷ 210
20 mm
100
175 ÷ 180
110 ÷ 200
20 mm
100
185 ÷ 190
110 ÷ 190
20 mm
100
195 ÷ 200
110 ÷ 180
20 mm
110
150
110 ÷ 130
20 mm
110
155
110 ÷ 145
20 mm
110
160
110 ÷ 160
20 mm
110
165
110 ÷ 180
20 mm
110
170 ÷ 175
110 ÷ 185
20 mm
110
180
110 ÷ 180
20 mm
110
185
110 ÷ 170
20 mm
110
190
110 ÷ 165
20 mm
110
195
110 ÷ 160
20 mm
110
200
110 ÷ 155
20 mm
ARM270
X°
A (mm)
B (mm)
C (mm)
90
110 ÷ 120
115 ÷ 370
20 mm
90
125 ÷ 135
115 ÷ 355
20 mm
90
140 ÷ 145
115 ÷ 350
20 mm
90
150 ÷ 160
115 ÷ 340
20 mm
90
165 ÷ 175
115 ÷ 330
20 mm
90
180 ÷ 185
115 ÷ 320
20 mm
90
190 ÷ 200
115 ÷ 310
20 mm
100
130
115 ÷ 130
20 mm
100
135
115 ÷ 170
20 mm
100
140
115 ÷ 200
20 mm
100
145
115 ÷ 240
20 mm
100
150
115 ÷ 280
20 mm
100
155 ÷ 160
115 ÷ 315
20 mm
100
165 ÷ 170
115 ÷ 305
20 mm
100
175 ÷ 180
115 ÷ 295
20 mm
100
185 ÷ 190
115 ÷ 285
20 mm
100
195 ÷ 200
115 ÷ 275
20 mm
110
160
115 ÷ 140
20 mm
110
165
115 ÷ 155
20 mm
110
170
115 ÷ 170
20 mm
110
175
115 ÷ 185
20 mm
110
180
115 ÷ 200
20 mm
110
185
115 ÷ 220
20 mm
110
190
115 ÷ 235
20 mm
110
195 ÷ 200
115 ÷ 250
20 mm
Quando la quota “C” risulta essere superiore/inferiore a 20 mm,
aumentare/diminuire la quota “B” della differenza (es: se C=
25mm, aumentare “B” di 5mm), verificando che sia entro i limiti
riportati in tabella.
Nota: per un corretto funzionamento, l’angolo for-
mato dall’attuatore e l’anta (Y° fig. 4) deve essere >
di 2° sia ad anta completamente chiusa che ad anta
completamente aperta.
Nota: per una veloce apertura del cancello e per
una ottimale tenuta in posizione di chiusura (can-
celli provvisti di elettroserratura), si consiglia di
utilizzare la massima dimensione “B” riportata nel-
le tabelle.
Nel caso in cui le dimensioni del pilastro o la posizione della cer-
niera non permettano di contenere la quota
B
nella misura desi-
derata, è necessario effettuare una nicchia sul pilastro come da
fig.5. Le dimensioni della nicchia devono essere tali da consentire
un’agevole installazione, rotazione dell’attuatore ed azionamento
del dispositivo di sblocco. Le staffe di fissaggio sono progettate
per fornire piccoli aggiustamenti in ambedue le direzioni (fig.5A);
è possibile utilizzare anche le sole due staffe millefori sovrapposte
(fig.5B: in questo caso i fori per l’ancoraggio dell’attuatore sono
SOLO i 3 evidenziati, quelli esterni in relazione alla direzione di
movimento dell’anta, quello centrale per entrambe le direzioni); at-
tenersi comunque sempre alle misure riportate in tabella.
Rispettare i valori di tabella e oliare i cardini del cancello.
1_ Fissare la staffa posteriore nella posizione determinata prece-
dentemente. Nel caso di pilastro in ferro saldare direttamen-
te la staffa oppure utilizzare n°4 viti autoperforanti adeguate
(fig.6). Nel caso di pilastro in muratura (fig.7), utilizzare n°4
tasselli idonei (dopo averla assemblata, fig.7A).
Durante le operazioni di fissaggio verificare con una livella
la perfetta orizzontalità della staffa.
ATTENZIONE: nelle installazioni su cancelli parti-
colarmente grandi e/o ad ante cieche, oltre all’elet-
troserratura conviene rinforzare anche il fissaggio
della staffa posteriore (es. assemblare la staffa sal-
dando le tre piastrine anzichè utilizzare viti e dadi;
adoperare ancoranti in acciaio al posto dei tasselli;
oppure saldare direttamente la staffa assemblata al
pilastro di sostegno, se in ferro).
2_ Predisporre l’operatore per il funzionamento manuale (vedi
par.
SBLOCCO MANUALE
).
3_ Estrarre completamene lo stelo fino a battuta, (1 fig.8).
4_ Ribloccare l’operatore (vedi par.
RIPRISTINO DEL FUNZIO-
NAMENTO NORMALE
).
5_ Ruotare di mezzo giro lo stelo in senso orario, (2 fig.8).
6_ Assemblare la staffa anteriore come indicato in fig.9. Fissare la
vite con relativo dado (fig.9).
7_ Dopo aver asportato il coperchio morsettiera, ancorare l’attua-
tore alla staffa posteriore usando la vite ed il relativo dado in
dotazione (vedi 1 fig.10).
ATTENZIONE: È possibile movimentare manualmente l’at-
tuatore solo ed esclusivamente se installato sul cancello
ed in posizione sbloccata (vedi par. SBLOCCO MANUALE).
ATTENZIONE: verificare che, ad anta chiusa, la
fusione dell’attuatore non vada a toccare la staffa
posteriore (fig.10), eventualmente regolare di con-
seguenza.
8_ Verificare la quota “
L
” come da tabella (fig.4).
9_ Appoggiare la staffa appena assemblata all’anta del cancello
completamente chiuso
e segnare i punti di fissaggio (avendo
cura della planarità, fig.11).
Prima di passare alla fase successiva eseguire la seguente prova:
10_ Sbloccare l’attuatore (vedi par.
SBLOCCO MANUALE
) e ve-
rificare manualmente che il cancello sia libero di aprirsi com-
pletamente fermandosi sugli arresti meccanici di finecorsa
(battenti a pavimento) e che il movimento dell’anta sia rego-
lare e privo di attriti.
11_ Eseguire gli interventi correttivi necessari e ripetere dal punto
10. Aprire manualmente il cancello fino all’angolo massimo
voluto.
12_ Avvitare il braccio fino a che la staffa anteriore possa sovrap-
porsi alla posizione appena marcata sull’anta.
Se l’operazione è possibile l’installazione è corretta.
Questo metodo si può usare per stabilire dove fissare la staffa at-
tacco anta per ogni angolo di apertura (X°) voluto, a condizione
che ciò sia possibile (parametri A e B e corsa utile dell’attuatore
permettendo).
13_ fissare la staffa anteriore nella posizione marcata (fig. 12) ve-
rificando la quota di fig. 13, avendo cura della planarità.
Nota bene: nel caso la struttura del cancello non
permetta un solido fissaggio della staffa è necessa-
rio intervenire sulla struttura del cancello creando
una solida base d’appoggio.
Nota: per una completa sicurezza si fa obbligo di in-
stallare, se non presenti, gli arresti meccanici (bat-
tenti a pavimento) con tappo in gomma in apertura
e in chiusura (7 fig. 3), in modo che intervengano
subito prima dei fine-corsa meccanici del pistone.
IT
ALIANO