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persona competente
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che non sia l’utente. Condizioni di lavoro estreme (ambiente proibitivo, uso prolungato e così via) possono
richiedere ispezioni più frequenti da parte della persona competente. Le procedure di ispezione sono descritte nella sezione
“Registro di ispezione e manutenzione”
(Tabella 3). I risultati dell’ispezione effettuata da una persona competente devono essere
registrati nella sezione
“Registro di ispezione e manutenzione”
o registrati con il sistema RFID (vedere la Sezione 5).
2.3 NORMALE FUNZIONAMENTO:
il normale funzionamento consentirà alla fune dispositivo di estendersi e ritrarsi senza
esitazioni o senza allentamenti durante il movimento del lavoratore a velocità normali. Qualora si verificasse una caduta,
si attiverà un sistema di frenata con sensore di velocità arrestando la caduta e assorbendo la maggior parte dell’energia
creata. Sono da evitare movimenti rapidi o improvvisi durante le normali operazioni lavorative, poiché ciò può causare
la chiusura dell’SRD. Per le cadute in prossimità della fine della corsa della fune dispositivo, è stato incorporato un
assorbitore d’energia o un sistema con fune dispositivo di riserva per ridurre le forze d’arresto caduta. Se l’SRD è
stato soggetto a forze d’arresto caduta: metterlo immediatamente fuori servizio, contrassegnarlo o etichettarlo come
“INUTILIZZABILE”, eseguire un’ispezione e la manutenzione seguendo le istruzioni riportate nelle Sezioni 5 e 6.
2.4 SUPPORTO PER IL CORPO:
utilizzare un’imbracatura integrale con il dispositivo retrattile. Il punto di collegamento
dell’imbracatura deve trovarsi al di sopra del centro di gravità dell’utente. L’uso di una cintura in vita non è autorizzato
con il dispositivo retrattile. In caso di caduta quando si utilizza una cintura in vita, è possibile che si verifichi il rilascio
involontario o un trauma fisico causato dall’uso di supporto per il corpo non adeguato.
2.5 COMPATIBILITÀ DEI COMPONENTI:
salvo laddove diversamente indicato, l’attrezzatura 3M è progettata solo per
l’utilizzo con componenti e sottosistemi approvati da 3M. Eventuali sostituzioni con componenti o sottosistemi non approvati
potrebbero compromettere la compatibilità dell’attrezzatura, nonché la sicurezza e l’affidabilità di tutto il sistema. Seguire le
istruzioni del produttore per i componenti e i sottosistemi in dotazione nel sistema d’arresto caduta personale utilizzato.
2.6 COMPATIBILITÀ DEI CONNETTORI:
i connettori sono considerati compatibili con gli elementi di collegamento quando
sono progettati per essere utilizzati in modo che le rispettive forme e dimensioni non causino l’apertura involontaria dei
meccanismi di chiusura, indipendentemente dal modo in cui si orientano. In caso di dubbi sulla compatibilità, contattare 3M.
I connettori utilizzati per la sospensione dell’SRD devono essere conformi alla normativa EN362. I connettori devono
essere compatibili con l’ancoraggio o altri componenti del sistema. Non utilizzare attrezzatura non compatibile. I
connettori non compatibili potrebbero sganciarsi involontariamente (vedere la Figura 4). I connettori devono essere
compatibili per dimensioni, forma e potenza. I ganci a doppia leva e i moschettoni autobloccanti sono obbligatori. Se
l’elemento di collegamento a cui è agganciato un gancio a doppia leva o un moschettone ha una forma irregolare o le
dimensioni sono inferiori a quanto necessario, l’elemento di collegamento potrebbe applicare una forza al dispositivo di
chiusura del gancio a doppia leva o del moschettone (A). Tale forza potrebbe indurre l’apertura del dispositivo di chiusura
(B) e, di conseguenza, il gancio a doppia leva o il moschettone potrebbe sganciarsi dal punto di collegamento (C).
2.7 REALIZZAZIONE DEI COLLEGAMENTI:
i ganci a doppia leva e i moschettoni utilizzati con questa attrezzatura devono
disporre di un meccanismo di autobloccaggio. Assicurarsi che tutti i connettori siano di dimensioni, forma e resistenza
compatibili. Non utilizzare attrezzatura non compatibile. Assicurarsi che tutti i connettori siano completamenti chiusi e
bloccati. I connettori 3M (ganci a doppia leva e moschettoni) sono progettati solo per l’utilizzo specificato nelle istruzioni
per l’utente di ciascun articolo. Vedere la Figura 5 per esempi di collegamenti non appropriati. Non collegare i ganci a
doppia leva e i moschettoni:
A. A un anello a D a cui è collegato un altro connettore.
B. In modo tale da indurre un carico sul dispositivo di chiusura. Non collegare ganci a doppia leva con ampia distanza
tra i bracci ad anelli a D di dimensioni standard oppure oggetti simili in modo da indurre un carico sul dispositivo
di chiusura in caso di torsione o rotazione del gancio o dell’anello a D, a meno che il gancio a doppia leva non sia
dotato di dispositivo di chiusura da 16 kN (3.600 libbre). Controllare la marcatura sul proprio gancio a doppia leva per
verificarne l’idoneità per l’applicazione prevista.
C. In un falso aggancio, dove gli elementi che sporgono dal gancio a doppia leva o dal moschettone si agganciano
all’ancoraggio e senza conferma visiva che attesti il completo aggancio al punto di ancoraggio.
D. L’uno all’altro.
E. Direttamente al cordino con fune o con nastro o con collegamento diretto, a meno che le istruzioni del produttore
relative al cordino e al connettore non consentano specificatamente tale collegamento.
F. A qualsiasi oggetto di forma o dimensione tale da impedire la chiusura e il blocco del gancio a doppia leva o del
moschettone o da causare lo sganciamento.
G. In un modo che non consenta al connettore di allinearsi correttamente quando sotto carico.
Tabella 2 - Programma di ispezione
Tipo di utilizzo
Esempi applicativi
Condizioni d’uso
Frequenza di
ispezione
Persona competente
Da non frequente
a leggero
Recupero e spazio limitato,
manutenzione in fabbrica
Buone condizioni di stoccaggio, utilizzo in ambiente chiuso o
aperto non frequente, temperatura ambiente, ambienti puliti
Annuale
Da moderato a
pesante
Trasporti, edilizia residenziale,
pubblica utilità, magazzino
Condizioni di stoccaggio adeguate, utilizzo in ambienti chiusi
e all’esterno per un periodo di tempo prolungato, differenti
temperature, ambienti più o meno puliti
Da semestrale a
annuale
Da grave a
continuo
Edilizia commerciale, petrolio e
gas, attività mineraria
Condizioni di stoccaggio estreme, utilizzo in ambienti aperti
prolungato o continuo, differenti temperature, ambienti sporchi
Da trimestrale a
semestrale
1 Persona competente:
individuo designato dal datore di lavoro come responsabile della diretta supervisione, implementazione e monitoraggio del piano di
protezione dalle cadute dei dipendenti. Individuo che, grazie a formazione e conoscenza, è in grado di individuare, valutare e affrontare i pericoli di caduta potenziali
ed esistenti e che ha l’autorizzazione del datore di lavoro di mettere prontamente in atto azioni correttive nei confronti di tali pericoli.
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