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Condensatore:
Condensatore Abbe N.A.1,25 con
diaframma a iride, supporto portafiltro e filtro azzurra-
to, messa a fuoco tramite ingranaggio a cremagliera
Dimensioni:
ca. 240 x 190 x 425 mm³
Peso:
ca. 6 kg
3. Disimballo e assemblaggio
Il microscopio viene fornito in un cartone in
Styropor.
•
Aprire con precauzione il contenitore una
volta rimosso il nastro adesivo. Durante tale
operazione prestare attenzione affinché i
pezzi dell’ottica (obiettivi e oculari) non ca-
dano.
•
Per evitare la formazione di condensa sui
componenti ottici lasciare il microscopio nel-
la confezione finché non abbia raggiunto la
temperatura ambiente.
•
Estrarre il microscopio con entrambe le mani
(una mano sul braccio dello stativo e una sul
piede) e collocarlo su una superficie piana.
•
Gli obiettivi sono confezionati in piccole sca-
tole separate. Essi devono essere avvitati
nelle aperture della piastra portarevolver in
ordine progressivo, cominciando dal lato
posteriore e in senso orario a partire
dall’obiettivo con il fattore di ingrandimento
minore fino a quello con l’ingrandimento
maggiore.
•
Quindi collocare la testata del microscopio
sul braccio e fissarla con la vite di bloccag-
gio. Inserire gli oculari nel tubo.
•
Inserire l'analizzatore nella fessura in corri-
spondenza del revolver portaobiettivi.
•
Inserire il condensatore con polarizzatore e
fissarla con la vite di bloccaggio.
4. Comandi
4.1 Indicazioni generali
•
Collocare il microscopio su un tavolo dalla
superficie piana.
•
Collocare l’oggetto da osservare al centro
del tavolino portaoggetti e bloccarlo con le
pinze.
•
Collegare il cavo di rete e attivare
l’illuminazione.
•
Spostare il supporto portaoggetti sul percor-
so dei raggi luminosi in modo che questi lo
illuminino chiaramente.
•
Regolare la distanza interoculare finché non
sarà visibile un unico cerchio luminoso.
•
Adattare agli occhi il potere diottrico.
•
Per ottenere un contrasto elevato, impostare
l'illuminazione posteriore attraverso il dia-
framma ad iride e l’illuminazione regolabile.
•
Ruotare l’obiettivo con l’ingrandimento mi-
nimo fino a portarlo sul percorso dei raggi
luminosi. Il raggiungimento della corretta
posizione viene segnalato dallo scatto
dell’obiettivo.
Nota:
È opportuno cominciare con
l’ingrandimento minimo per poter riconoscere
dapprima i dettagli macroscopici delle strutture.
Il passaggio a fattori di ingrandimento maggiori
avviene attraverso la rotazione del revolver fino
all’inserimento dell’obiettivo desiderato. Il valore
di ingrandimento viene ottenuto dal prodotto dei
fattori di ingrandimento dell’oculare e
dell’obiettivo.
•
Con il freno di arresto impostare la tensione
adatta del sistema di messa a fuoco.
•
Con la manopola di regolazione macrome-
trica mettere a fuoco il preparato, ancora
sfuocato; prestare attenzione, durante tale
operazione, affinché l’obiettivo non vada a
toccare il supporto portaoggetti. (rischio di
danneggiamento)
•
Quindi regolare la definizione dell’immagine
con la regolazione micrometrica.
•
Per utilizzare filtri colorati spostare il suppor-
to portafiltri e inserire un filtro colorato.
•
Dopo l’uso spegnere immediatamente la
lampada.
•
Il microscopio non deve entrare in contatto
con sostanze liquide.
•
Non sottoporre il microscopio a sollecitazioni
meccaniche.
•
Non toccare con le dita le parti ottiche del
microscopio.
•
In caso di danneggiamento o di difetti del
microscopio non cercare di effettuare la ripa-
razione autonomamente.
4.2 Utilizzo del dispositivo di polarizzazione
•
Inserire l'analizzatore nella fessura in corri-
spondenza del revolver portaobiettivi.
•
Portare in posizione a croce l'analizzatore e
il polarizzatore, ruotando quest'ultimo, in
modo da ottenere uno sfondo nero.
Le strutture birifrangenti devono quindi apparire
chiare sullo sfondo scuro. In caso contrario è
possibile che la direzione di oscillazione dell'og-
getto sia identica alla direzione di polarizzazio-
ne. Ruotando il filtro o il preparato stesso si può
verificare quest'eventualità.
Le strutture birifrangenti appaiono chiare dopo
ogni rotazione di 90° e scure tra l'una e l'altra
rotazione. Le strutture isotrope, non birifrangenti
rimangono invece scure in ogni posizione.