1.4 FUNZIONAMENTO
Dopo esser stato correttamente installato seguendo le presenti istruzioni, il sensore
può esser alimentato. Lo schema sottostante rappresenta le 4 funzioni logiche che
interagiscono all’interno del sensore.
Nello stato iniziale di “POWER ON” la funzione f0 del sensore esegue un’autodiagnosi
interna che, se terminata con successo, porta il dispositivo nello stato “RUN”. Se il test
non è superato a causa di un guasto interno, il sensore entra nello stato di “ERROR”.
Lo stato “RUN” è di funzionamento normale: la funzione f1 valuta lo stato degli ingres-
si IS1, IS2 e contemporaneamente la funzione f2 verifica la presenza dell’attuatore
nell’area di attivazione sicura.
Attenzione durante e dopo l’installazione:
• L’installazione deve essere eseguita esclusivamente da personale qualificato.
• Il sensore viene fornito abbinato univocamente all’attuatore presente nell’imballo.
• Alimentare il sensore e gli altri dispositivi di sicurezza ad esso connessi da un’unica
sorgente di tipo PELV o SELV con isolamento sicuro ed in conformità con le relative
norme.
• Si consiglia di alimentare il sensore di sicurezza utilizzando una sorgente separata
da quella del macchinario.
• Verificare che la tensione di alimentazione sia corretta prima di accendere il
dispositivo.
• Prima della messa in servizio e periodicamente verificare la corretta commutazione
delle uscite e il corretto funzionamento del sistema composto dal sensore e dal
modulo di sicurezza associato.
• Non utilizzare il sensore come arresto meccanico.
• Rispettare le distanze di intervento (
s
ao
) e di rilascio assicurate (
s
ar
).
• Si consiglia di effettuare le regolazioni mediante il diagramma riportato alla sezione
distanze di commutazione.
• Per le regolazioni non utilizzare un martello.
• Non montare il sensore e l’azionatore in forti campi magnetici.
• La categoria di sicurezza del sistema comprendente il sensore dipende anche dai
dispositivi esterni e dal loro collegamento.
• Per applicazioni a bassa frequenza di utilizzo è necessario effettuare una verifica
annuale di funzionamento.
Urti, vibrazioni e usura:
• Evitare collisioni con il sensore. Urti e vibrazioni eccessive potrebbero non garantire
un corretto funzionamento del sensore stesso.
•
L’azionatore non deve urtare il sensore.
•
In caso di danneggiamenti o di usura si deve sostituire il dispositivo completo, incluso
l’azionatore (nelle versioni non programmabili).
Attenzione durante il cablaggio:
•
Mantenere il carico sotto il valore indicato nella categoria d’impiego.
•
Togliere tensione prima di accedere alle connessioni del sensore.
•
Scaricare l’elettricità statica prima di maneggiare il prodotto, toccando una massa
metallica connessa a terra. Scariche ESD potrebbero danneggiare il sensore.
•
Collegare e scollegare il connettore M12 dal sensore solamente in assenza di
tensione.
I sensori utilizzano la tecnologia RFID per il controllo sicuro di protezioni e ripari
presenti nei macchinari industriali.
Tali sensori sono privi di contatti meccanici, quindi garantiscono una lunga durata di
funzionamento in sistemi soggetti a frequenti aperture/chiusure e operanti in condizioni
ambientali ostili.
Inoltre forniscono un elevato grado di protezione contro le manipolazioni, grazie
all’univocità del codice trasmesso dall’attuatore.
1 INTRODUZIONE
1.1 ATTENZIONE
•
Il sensore può essere utilizzato come dispositivo di sicurezza (EN 60204) associato
ad un riparo mobile e al relativo modulo di sicurezza, secondo la normativa EN
60947-5-3 / A1.
•
Il sensore può essere utilizzato come componente in un sistema di categoria di
sicurezza 4 / PLe secondo EN ISO 13849-1 e livello di integrità SIL CL 3 secondo
EN 62061.
•
Utilizzare il dispositivo seguendo le istruzioni, attenendosi ai suoi limiti di funziona-
mento e impiegandolo secondo le norme di sicurezza vigenti.
•
L’impiego conforme alla destinazione d’uso implica il rispetto delle vigenti norme
relative all’installazione e all’esercizio, in particolare:
EN 60947-5-3 / A1,
EN ISO
13849-1, EN 62061, EN 60204-1, EN 1088, EN ISO 12100-1, EN ISO 12100-2.
• La responsabilità del costruttore è esclusa in caso di:
- Impiego non conforme alla destinazione.
- Mancato rispetto delle istruzioni di sicurezza.
- Montaggio e riparazioni non eseguiti da persone specializzate e autorizzate.
- Omissione delle prove funzionali.
• Nei casi sotto elencati contattare il Supporto (punto 2):
- In centrali nucleari, treni, aeroplani, automobili, inceneritori, dispositivi medici o
comunque in applicazioni nelle quali la sicurezza di due o più persone dipenda dal
corretto funzionamento del dispositivo.
- Casi non citati nel foglio d’istruzioni.
1.2 LIMITI DI UTILIZZO
Stati del sensore:
OFF: il sensore è spento, non alimentato.
POWER ON: stato immediatamente successivo all’accensione nel quale il sensore
compie dei test interni.
RUN: stato nel quale il sensore è in funzionamento normale.
ERROR: stato di sicurezza nel quale le uscite vengono disattivate. Indica la presenza
di un guasto interno al sensore, un cortocircuito tra le uscite sicure (OS1, OS2), un
cortocircuito tra un’uscita sicura e massa oppure un cortocircuito tra un’uscita sicura
e la tensione di alimentazione. Per uscire da questo stato è necessario riavviare il
sensore.
PROGRAMMING: stato di programmazione nel quale le uscite sono disattive. Stato
previsto solo per le versioni programmabili.
1.3 DEFINIZIONI
Al verificarsi di queste due condizioni, la funzione f3 del sensore attiva le uscite sicure
OS1 e OS2. Gli ingressi del sensore ST sono monitorati oltre che per il loro stato,
anche per la loro coerenza: normalmente gli ingressi sono azionati in modo simulta-
neo. In caso di disattivazione di uno solo dei due ingressi, il sensore disattiva le uscite
sicure e segnala una condizione di non coerenza degli ingressi mediante il lampeggio
verde/arancio del LED IN. Entrambi gli ingressi devono essere disattivati, per poi es
-
sere riattivati, affinché le uscite sicure possano essere nuovamente attive. Durante lo
stato di RUN, la funzione f0 esegue ciclicamente dei test interni al fine di evidenziare
eventuali guasti. Il rilevamento di un
qualsiasi errore interno porta il sen
-
sore nello stato “ERROR” (LED PWR
rosso fisso) che prevede la disattiva
-
zione immediata delle uscite sicure.
Lo stato di “ERROR” può essere rag-
giunto anche nel caso si verifichino
dei cortocircuiti tra le uscite sicure
(OS1, OS2) oppure il cortocircuito
di un’uscita verso massa o verso la
tensione di alimentazione. Anche in
questo caso la funzione f3 disattiva le
uscite sicure e lo stato di errore viene
segnalato dal lampeggio rosso del
LED OUT. L’uscita di segnalazione
O3 si attiva durante lo stato di “RUN”
in corrispondenza del rilevamento
dell’attuatore all’interno dell’area di
attivazione, indipendentemente dallo
stato degli ingressi IS1 e IS2. Lo sta-
to di questa uscita viene visualizzato
mediante il LED ACT.
Distanze di commutazione
Portando l’azionatore all’interno della zona sicura di azionamento (area grigio scuro),
il sensore abilita le uscite (LED OUT e LED ACT acceso verde).
All’uscita dell’azionatore dalla zona sicura, il sensore mantiene abilitate le uscite, ma
mediante il LED ACT (lampeggiante arancio/verde) segnala l’ingresso dell’azionatore
nella zona limite di azionamento (area grigio chiaro).
All’uscita dell’azionatore dalla zona limite di azionamento, il sensore disabilita le uscite
e spegne il LED OUT e il LED ACT.
ATTENZIONE!
Le distanze di attuazione/rilascio del dispositivo possono essere influenzate dalla pre
-
senza di materiale conduttivo o magnetico nelle vicinanze del sensore. Le distanze
utili di attuazione e rilascio devono sempre essere verificate dopo il montaggio.
25
20
15
10
5
0
25
20
15
10
5
0
-15 -10 -5 0 5 10 15
-15 -10 -5 0 5 10 15
Legenda:
Distanza di attivazione s
n
(mm)
Distanza di sgancio s
nr
(mm)
Nota: L’andamento delle aree di attivazione è indicativo.
Connessione in serie con moduli di sicurezza
E’ possibile installare più sensori connessi in cascata fino ad un massimo di 32 unità,
mantenendo la categoria di sicurezza 4 / PLe secondo EN ISO 13849-1 e il livello di
integrità SIL CL 3 secondo EN 62061.
Verificare che il valore di PFH ed MTTFd del sistema costituito dalla cascata di sensori
e il modulo di sicurezza soddisfi ai requisiti del livello SIL/PL richiesto dall’applicazio
-
ne.
Con questa modalità di collegamento si devono rispettare le seguenti avvertenze:
• Collegare gli ingressi del primo sensore della catena alla tensione di alimentazione.
• Le uscite dell’ultimo sensore della catena devono essere valutate da un modulo di
sicurezza.
• Utilizzare la cascata di sensori solo con i moduli di sicurezza indicati.
• Rispettare le distanze di posizionamento tra i sensori.
• Rispettare i limiti sulla capacità parassita delle linee d’uscita, indicati nelle caratteri
-
stiche elettriche.
• Verificare che il tempo di risposta della cascata rispetti i requisiti della funzione di
sicurezza da realizzare.
• Il tempo di risposta della catena deve essere calcolato tenendo conto che il tempo di
risposta all’allontanamento dell’attuatore è diverso dal tempo di risposta alla disattiva-
zione degli ingressi. Se per esempio, osservando lo schema seguente, supponiamo
che sia il primo riparo della catena ad aprirsi, allora il tempo di risposta totale della
serie di sensori sarà al massimo: 150 ms + 12 ms + 12 ms = 174 ms.
ST D•••0MK
ST D•••0MK
ST D•••0MK
CS
PLC
OS1
OS2
IS1
IS2
IS1
IS2
OS1
OS2
IS1
IS2
OS1
OS2
O3
SM D1T
SM D1T
SM D1T
O3
O3
+Vcc
f2
f1
f3
f0
OS1
OS2
IS2
IS1
IN
O3
PWR
A2
A1
ACT
OUT
ZE_FOG84D12-IE
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