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21 ITALIANO
Installazione o rimozione della punta
per trapano o dello scalpello
Pulire l’estremità con il gambo della punta per trapano o
dello scalpello e applicare il grasso prima di installare la
punta per trapano o lo scalpello.
►
Fig.7:
1.
Estremità con il gambo della punta per
trapano o dello scalpello
2.
Grasso
Inserire la punta per trapano o lo scalpello nell’utensile.
Ruotare la punta per trapano o lo scalpello e premerli
verso l’interno fino a quando si innestano.
Dopo aver installato la punta per trapano o lo scalpello,
accertarsi sempre che questi ultimi siano fissati salda
-
mente in sede provando a tirarli fuori.
►
Fig.8:
1.
Punta per trapano/scalpello
Per rimuovere la punta per trapano o lo scalpello, tirare
giù fino in fondo la copertura del mandrino ed estrarre la
punta per trapano o lo scalpello.
►
Fig.9:
1.
Punta per trapano/scalpello
2.
Copertura
del mandrino
Angolazione dello scalpello (durante
le operazioni di scalpellatura,
disincrostazione o demolizione)
È possibile fissare lo scalpello all’angolazione desiderata.
Per modificare l’angolazione dello scalpello, ruotare la
manopola di modifica della modalità operativa sul simbolo
O. Ruotare lo scalpello sull’angolazione desiderata.
►
Fig.10:
1.
Manopola di modifica della modalità
operativa
Ruotare la manopola di modifica della modalità opera
-
tiva sul simbolo . Quindi, accertarsi che lo scalpello
sia fissato saldamente in sede ruotandolo leggermente.
Calibro di profondità
Il calibro di profondità è comodo per praticare fori di
profondità uniforme. Allentare la vite ad alette, quindi
regolare il calibro di profondità sulla profondità deside-
rata. Dopo la regolazione, serrare saldamente la vite
ad alette.
►
Fig.11:
1.
Vite ad alette
2.
Calibro di profondità
NOTA:
Non è possibile utilizzare il calibro di pro
-
fondità in una posizione in cui entri in contatto con
l’alloggiamento degli ingranaggi o l’alloggiamento del
motore.
FUNZIONAMENTO
ATTENZIONE:
Utilizzare sempre l’impugna-
tura laterale (manico ausiliario) e mantenere sal-
damente l’utensile utilizzando sia l’impugnatura
laterale che il manico con l’interruttore durante
l’uso.
ATTENZIONE:
Accertarsi sempre che il pezzo
in lavorazione sia fissato prima dell’operazione.
►
Fig.12
Operazione di foratura a
percussione
ATTENZIONE:
Sull’utensile/punta per trapano
viene esercitata una fortissima e improvvisa forza
torcente quando si verifica la fuoriuscita dal foro, qua
-
lora il foro diventi intasato di trucioli e scorie o qualora
si colpiscano i tondini per armatura incorporati nel
cemento.
Utilizzare sempre l’impugnatura laterale
(manico ausiliario) e mantenere saldamente l’u-
tensile utilizzando sia l’impugnatura laterale che
il manico con l’interruttore durante l’uso.
In caso
contrario, si potrebbe causare la perdita di controllo
dell’utensile e la possibilità di gravi lesioni personali.
Impostare la manopola di modifica della modalità ope
-
rativa sul simbolo
.
Posizionare la punta per trapano sul punto desiderato
per il foro, quindi premere l’interruttore a grilletto. Non
forzare l’utensile. Una leggera pressione produce i risul
-
tati migliori. Mantenere l’utensile in posizione ed evitare
che scivoli via dal foro.
Non esercitare una pressione maggiore se il foro
diventa intasato di trucioli o scorie. Far girare a vuoto
l’utensile, invece, quindi rimuovere parzialmente la
punta per trapano dal foro. Ripetendo tale procedura
diverse volte, il foro si ripulisce e si può continuare con
la foratura normale.
NOTA:
Durante il funzionamento dell’utensile a vuoto,
potrebbe verificarsi un’eccentricità nella rotazione
della punta per trapano. L’utensile si centra automa
-
ticamente durante l’uso. Ciò non influenza negativa
-
mente la precisione della foratura.
Scalpellatura/disincrostazione/
demolizione
Impostare la manopola di modifica della modalità ope
-
rativa sul simbolo .
Mantenere saldamente l’utensile con entrambe le mani.
Accendere l’utensile e applicare una leggera pressione
su quest’ultimo, in modo che non rimbalzi da tutte le
parti incontrollato.
Una forte pressione sull’utensile non ne incrementa
l’efficienza.
►
Fig.13