-
4
Nella BetrSichV (norme antinfortunistiche)
e nella norma EN 1127-1, gli ambiti a ri-
schio di esplosione sono suddivisi in zone
a seconda della frequenza e della durata
della generazione di atmosfere esplosive
pericolose.
Della definizione delle zone è responsa-
bile l'esercente.
Indicazioni sulla suddivisione in zone sono
riportate nella BetrSichV, nella EN 1127-1,
nella BGR 104 – Direttiva Ex dell'Associa-
zione di categoria Chimica e nella EN
60079-10.
–
Zona 0
La zona 0 è un ambito in cui è presente
per periodi prolungati, costantemente o
con frequenza un'atmosfera esplosiva
pericolosa dovuta alla miscela di aria e
gas, vapori o nebbie combustibili.
–
Zona 1
La zona 1 è un ambito in cui, nel corso
della normale attività, possono formarsi
occasionalmente atmosfere esplosive
pericolose dovute alla miscela di aria e
gas, vapori o nebbie combustibili.
–
Zona 2
La zona 2 è un ambito in cui, nel corso
della normale attività, di solito non pos-
sono formarsi atmosfere esplosive peri-
colose dovute alla miscela di aria e gas,
vapori o nebbie combustibili, oppure
possono formarsi solo per breve tempo.
–
Zona 20
La zona 20 è un ambito in cui è presen-
te per periodi prolungati, costantemen-
te o con frequenza un'atmosfera
esplosiva pericolosa sotto forma di nu-
vola di polveri infiammabili contenute
nell'aria.
–
Zona 21
La zona 21 è un ambito in cui, nel corso
della normale attività, possono formarsi
occasionalmente atmosfere esplosive
pericolose sotto forma di nuvola di pol-
veri infiammabili contenute nell'aria.
–
Zona 22
La zona 22 è un ambito in cui, nel corso
della normale attività, di solito non pos-
sono formarsi atmosfere esplosive peri-
colose sotto forma di nuvole di polveri
infiammabili contenute nell'aria, oppure
possono formarsi solo per breve tempo.
1 L'uso del dispositivo per pulizia interna
nella zona 0 dei serbatoi è consentito
solo se il diametro dei serbatoi non su-
pera i 3 m se l'altezza dei serbatoi è
normale o se i serbatoi sono di dimen-
sioni paragonabili.
2 Il contenuto in massa di solidi non dis-
solti del liquido detergente non deve su-
perare l'1%.
3 Il dispositivo per pulizia interna va colle-
gato a massa elettrostaticamente.
4 L'azionamento della pompa del liquido
detergente è consentito solo quando
questa è piena di liquido.
5 Quando funziona con solvente, la pres-
sione nominale della pompa non deve
superare 5 MPa.
6 Quando funziona con solvente, la por-
tata della pompa non deve superare i
50 l/min.
7 Il funzionamento del motoriduttore elet-
trico è consentito solo se al dispositivo
per pulizia interna viene convogliato li-
quido detergente.
8 Il numero di giri della testa di pulizia non
deve superare i 40 g/min.
9 La temperatura di esercizio del liquido
detergente costituito da acqua e deter-
genti non deve superare i 95º C.
10 La temperatura di esercizio del liquido
detergente costituito da solventi, solu-
zioni alcaline e acidi non deve superare
i 20º C.
11 Dopo essere rimasto in funzionamento
per un tempo adeguato, occorre con-
trollare se il dispositivo per pulizia inter-
na è in buone condizioni e funziona
senza problemi (verificare tra l'altro la
posizione concentrica del motore di
azionamento rispetto al premistoppa,
l'usura o eventuali perdite delle boccole
e della guarnizione dell'azionamento).
Procedere eventualmente alla ripara-
zione.
12 Il dispositivo per pulizia interna va fatto
funzionare solo con liquidi detergenti e
con sostanze ai cui effetti i materiali co-
struttivi siano sufficientemente resisten-
ti.
13 I liquidi detergenti contenenti particelle
infiammabili di solvente devono rientra-
re nelle categorie di accensione IIA e
IIB. Non è consentito spruzzare solventi
della categoria di accensione IIC.
14 Il dispositivo per pulizia interna non va
lasciato sempre nella zona 0, bensì
solo durante la pulizia del serbatoio. At-
tenersi alle norme di esercizio applica-
bili nel quadro della BetrSichV e alle
ulteriori disposizioni nazionali. Since-
rarsi che la combinazione tra il serbato-
io e il dispositivo per pulizia interna
applicato all'interno del serbatoio sia a
prova di rientri di fiamma.
15 I tubi flessibili devono presentare con-
duttività elettrostatica (resistenza R <
1000000 Ohm).
16 Vanno impiegati solo liquidi detergenti
con una conduttività G > 1000 pS/m.
17 Tutte le parti che entrano a contatto con
la sostanza vanno collegate al sistema
di messa a terra.
Suddivisione in zone
Condizioni particolari nelle zone Ex
(zone a rischio d'esplosione)
45
IT
Summary of Contents for 4.631-000
Page 2: ...2...
Page 121: ...2 230 V 400 V K rcher 18 BGV D15 6 121 EL...
Page 122: ...3 A 1 B C D 0 20 E F G H I J K L A B C D E F G H A I J K L 122 EL...
Page 129: ...10 30 mA 42 V 400 V 4 30 129 EL...
Page 130: ...11 K rcher K rcher 160 1000 2 130 EL...
Page 131: ...12 K rcher 131 EL...
Page 134: ...2 230 400 K rcher 18 BGV D15 6 134 RU...
Page 135: ...3 A 1 B C D 0 20 E F G H I J K L A B C D E F G H A I J K L 135 RU...
Page 142: ...10 30 42 400 142 RU...
Page 143: ...11 K rcher K rcher 160 10000 2 143 RU...
Page 144: ...12 K rcher 144 RU...
Page 185: ......
Page 186: ......
Page 187: ......
Page 188: ...http www kaercher com dealersearch...