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Istruzioni per l‘uso
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to e per indirizzare il fusto nella direzione richiesta è ne-
cessario utilizzare dei cunei di legno, plastica o alluminio.
Appena l’albero inizia a cadere, estraiamo la sega a
catena dal taglio, spegniamola, appoggiamola e ab-
bandoniamo lo spazio di pericolo tramite la via di fuga.
Fate attenzione ai rami caduti ed ad altri ostacoli sul
terreno ed a possibilità di inciampare durante il rapido
allontanamento.
d) Sramatura
Con il termine sramatura si intende l’eliminazione dei
rami dal tronco abbattuto. Nella sramatura lasciamo i
rami più grandi, orientati verso il basso, poiché sosten-
gono il fusto. Separiamo i rami più piccoli, come indicato
nell’immagine fig. 12, con un taglio unico.I rami che sono
tesi meccanicamente devono essere tagliati dal basso
verso l’alto per evitare che la sega si blocchi.
e) Depezzatura
Con il termine depezzatura si intende il taglio del fu-
sto già tagliato in pezzi/ceppi. Durante la depezzatura
mantenete una posizione stabile e sicura, distribuendo
uniformemente il peso del Vostro corpo su entrambe le
gambe. Se è possibile il fusto dovrebbe essere puntellato
ai rami, travi o a cunei e bloccato per evitare movimenti.
Tronco che poggia sull‘intera lunghezza
Se il fusto giace in maniera uniforme sul terreno per tutta
la sua lunghezza, come indicato nell’immagine fig. 13,
tagliamolo da sopra.
Tronco che poggia da un lato
Se il fusto dell’albero giace al suolo solo da una parte,
come indicato nell’immagine fig. 14, tagliamo il fusto
prima nel basso fino ad 1/3 della lunghezza del fusto
effettuiamo il resto del taglio dal basso in direzione con-
traria al taglio dal basso.
Tronco che poggia da due lati
Se l’albero tocca il terreno alle due estremità, come
indicato nell’immagine fig. 15, tagliamo il fusto prima
da sopra per 1/3 del diametro del fusto e i rimanenti 2/3
del diametro del fusto dal basso in direzione contraria al
taglio superiore.
Durante il taglio in pendenza restiamo sempre in posi-
zione superiore rispetto al fusto, come indicato nell’im-
magine fig. 16.
Per poter avere il pieno controllo della sega anche nel
momento dell’abbattimento, diminuiamo la pressione
sulla sega verso la fine del taglio per poterla liberare
mantenendo una presa sicura del manico della sega a
catena. Facciamo attenzione che la catena della sega
non venga a contatto con il terreno. Alla fine del taglio
attendiamo che la catena della sega si fermi completa-
mente e solo allora appoggiamo la sega.
f) Respingente a punta
(ill. 17)
• Spingere il respingente a punta nel ceppo (9) e utiliz-
zarlo come perno di riferimento. Eseguire l’operazione
di taglio con un movimento ad arco affinché la barra
penetri nel legno.
•
Ripetere più volte se necessario, modificando il punto
nel quale si conficca il respingente a punta.
g) Taglio del tronco in lunghezza su un cavalletto di
segatura
(ill. 17)
Il tronco poggia in questo caso su un cavalletto di segatu-
ra, come raffigurato in ill. 17.
1. Tenere stretta la sega a destra del proprio corpo con
entrambe le mani.
2. Tenere il proprio braccio sinistro più diritto possibile.
3. Distribuire il peso del proprio corpo su entrambi i piedi.
Il dispositivo deve essere usato in modo conforme alle di-
sposizioni. Tenere la sega con entrambe le mani e a una
distanza sufficiente dal proprio corpo durante la segatura.
La sega deve funzionare a massima velocità prima di ini-
ziare il processo di segatura. All‘atto del taglio, occorre
utilizzare la battuta dentata (9). Essa funge da leva e sup-
porto all‘operazione di segatura.
Manutenzione e conservazione
Prima di procedere a qualsiasi operazioni di
manutenzione o conservazione, togliere sem-
pre la spina di collegamento alla rete.
• Dopo ogni uso della sega, rimuovere sempre dalla
stessa ogni segatura e depositi d’olio. Fare special-
mente attenzione che le feritoie di ventilazione per il
raffreddamento del motore nella scatola della sega
siano libere (altrimenti pericolo di surriscaldamento).
• In caso di forte imbrattamento della catena oppure
in caso di resinificazione occorre smontare la catena
stessa e pulirla. Adagiate la catena per alcune ore in
un contenitore con detergente per catene da sega.
Quindi risciacquate con acqua pulita e, se la catena
non verrà subito riutilizzata, trattatela con Service
Spray oppure con uno spray anticorrosivo comune-
mente in commercio.
• Solo in caso di utilizzo di olio biologico per catene:
Poiché alcuni tipi di olio biologico possono tendere,
dopo un certo periodo, a formare incrostazioni, è
opportuno pulire il sistema di lubrificazione prima
di riporre la sega per un lungo periodo di inattività.
All’uopo introdurre detergente per catene da sega
fino alla metà (circa 100 ml) del serbatoio, preventi
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vamente vuotato dall’olio, e chiuderlo normalmente.
Quindi azionare la sega senza aver montato la lama e
la catena fino a quando non sarà uscito tutto il liquido
detergente dall’apertura dell’olio della sega. Prima di
riusare la sega è indispensabile riempire di nuovo il
serbatoio con olio.
• Non conservare mai la sega all’aria aperta oppure in
locali umidi.
• Dopo ogni uso della sega, controllare lo stato d’usura
di tutti i componenti, specialmente la catena, la barra
e la ruota motrice della catena.
• Assicurare sempre la tensione corretta della catena
della sega. Una catena troppo allentata può saltare nel
lavoro e provocare lesioni. In caso di danneggiamento
della catena, la stessa deve essere sostituita imme-
diatamente. La lunghezza minima dei denti di taglio
dovrebbe essere di 4 mm.
• Controllare la carcassa del motore ed il cavo di allac-
ciamento dopo ogni impiego della sega per riconosce-
re tempestivamente ogni eventuale danno o usura. Ai