13
grammata che il periodo di funziona-
mento alla pressione minima nella fase
di partenza. In tal caso, i tempi che
intercorrono tra lo spegnimento e le
successive accensioni saranno in funzio-
ne di un differenziale di 5°C rilevato
dalla sonda riscaldamento (SM).
ATTENZIONE: Tutte le operazioni sopra
descritte dovranno necessariamente
essere eseguite da personale autorizzato,
pena la decadenza della garanzia.
3.2
SONDE RILEVAMENTO
TEMPERATURA
3.2.1
Versione “BF”
La caldaia è provvista di una sola sonda
NTC per il controllo della temperatura
riscaldamento. La sonda funge da termo-
stato limite stabilendo lo spegnimento del
bruciatore quando la temperatura rilevata
è superiore a 85°C; la temperatura di riar-
mo è fissata a 80°C.
Con sonda interrot-
ta la caldaia non funziona in entrambi i
servizi.
Riportiamo nella
Tabella 3
i valori di
resistenza (
Ω
) che si ottengono sulla sonda
al variare della temperatura.
3.2.2
Versione “OF”
Nella
Tabelle 3
sono riportati i valori di re-
sistenza (
Ω
) che si ottengono sulle sonde
riscaldamento e sanitario al variare della
temperatura.
Con sonda riscaldamento
(SM) interrotta la caldaia non funziona in
entrambi i servizi. Con sonda sanitario
(SS) interrotta la caldaia funziona solo in
riscaldamento.
3.3
ACCENSIONE ELETTRONICA
L'accensione e rilevazione di fiamma è
controllata da un unico elettrodo posto sul
bruciatore che garantisce la massima si-
curezza con tempi di intervento, per spe-
gnimenti accidentali o mancanza gas, en-
tro un secondo.
3.3.1
Ciclo di funzionamento
Ruotare la manopola del commutatore in
estate o inverno rilevando dall'accensione
del led la presenza di tensione.. L'accensio-
ne del bruciatore avviene entro 10 secondi
max. Si potranno manifestare mancate ac-
censioni con conseguente attivazione del se-
gnale di blocco dell'apparecchiatura che
possiamo così riassumere:
–
Mancanza di gas
L'elettrodo di accensione persiste nella
scarica per 10 sec. max, non verificando-
si l’accensione del bruciatore l’apparec-
chiatura va in blocco. Si può manifestare
alla prima accensione o dopo lunghi pe-
riodi di inattività con presenza d'aria nella
tubazione.
Può essere causata dal rubinetto gas
chiuso o da una delle bobine della valvola
che presenta l'avvolgimento interrotto
non consentendone l'apertura.
–
L'elettrodo non emette la scarica
Nella caldaia si nota solamente l'apertura
del gas al bruciatore, trascorsi 10 sec. si
accende la spia di blocco.
Può essere causato dal fatto che il cavo
dell'elettrodo risulta interrotto o non è
ben fissato al morsetto del trasformato-
re d’accensione. L'elettrodo è a massa o
fortemente usurato necessita sostituirlo.
La scheda elettronica è difettosa.
Per mancanza improvvisa di tensione si ha
l'arresto immediato del bruciatore, al ripri-
stino della tensione la caldaia si rimetterà
automaticamente in funzione.
3.4
DISPOSITIVO FUMI “OF”
Il dispositivo (18 fig. 3) interviene, bloccan-
do il funzionamento della valvola gas, quan-
do il rigetto dei fumi in ambiente è continuo
e in quantità tali da renderlo pericoloso. L’in-
tervento del dispositivo causa il blocco del-
l’apparecchiatura per mancata accensione
del bruciatore; in tal caso sarà necessario
ruotare la manopola del selettore in posi-
zione (
) perché la caldaia si rimetta in
funzione. Qualora dovesse ripetersi in conti-
nuazione il blocco dell’apparecchiatura sarà
necessario effettuare un attento controllo
alla canna fumaria, apportando tutte le
modifiche e gli accorgimenti necessari per-
ché possa risultare efficiente.
3.5
PRESSOSTATO FUMI “BF”
Il pressostato (8 fig. 3), a taratura fissa
9,5 - 11,4 mm H
2
O, è in grado di garantire
la funzionalità della caldaia anche con tuba-
zioni di aspirazione e scarico al limite mas-
simo di lunghezza consentita. Il valore di
segnale al pressostato viene misurato con
un manometro differenziale collegato alle
prese del collettore (fig. 16).
3.6
PRESSOSTATO ACQUA “OF”
Il pressostato acqua (15 fig. 3) interviene,
bloccando il funzionamento del bruciato-
re, qualora la pressione in caldaia sia infe-
riore al valore di 0,6 bar. Per ripristinare
il funzionamento del bruciatore riportare
la pressione dell’impianto a valori compre-
si tra 1-1,2 bar.
3.7
FLUSSOSTATO ACQUA
IIl flussostato (8 fig. 5) nella vers.
“OF”
interviene, bloccando il funzionamento del
bruciatore, qualora non rilevi circolazione
d’acqua nel circuito sanitario. Nella vers.
“BF”
invece interviene, bloccando il funzio-
namento del bruciatore, qualora non rilevi
circolazione d’acqua nel circuito primario
(> 400 l/h). Per ripristinare il funziona-
mento del bruciatore verificare la pressio-
ne impianto, il funzionamento della pompa
e quello del flussostato.
3.8
PREVALENZA DISPONIBILE
ALL’IMPIANTO
La prevalenza residua per l’impianto di
riscaldamento è rappresentata, in funzione
della portata, dal grafico di fig. 17.
TABELLA 3
Temperatura (°C)
Resistenza (
Ω
)
20
12.090
30
8.313
40
5.828
50
4.161
60
3.021
70
2.229
80
1.669
0
200
1600
1400
1200
1000
800
600
400
PORTATA (l/h)
PREV
A
LENZA RESIDU
A (mbar)
500
400
100
200
300
30
25
Fig. 17
Fig. 16