Manuale d’uso
IT
Informazioni sull’irradiazione UV:
Per radiazione ultravioletta si intendono delle onde elettromagnetiche, la cui lunghezza d‘onda è compresa
fra 1 nm e 380 nm. La radiazione UV è invisibile per l‘uomo e, di conseguenza, il concetto di luce UV è fuor
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viante. A seconda dell‘effetto e della lunghezza d‘onda i raggi UV si dividono a loro volta in UVA, UVB e UVC.
La radiazione UVC proveniente dalla luce solare viene completamente filtrata dall‘atmosfera e non arriva
sulla Terra. Per fortuna, visto che distruggerebbe le cellule ed è quindi molto pericolosa. L‘UVC non ha nulla
da spartire con lo spettro di una lampada per rettili!
Per un efficace mantenimento dei rettili è importante che vi sia una quantità sufficiente di UVA (315-380nm)
e di UVB (280-315nm) nello spettro di una lampada. Si è appurato che proprio le specie con attività diurna,
che vivono in paesaggi aperti, possono vedere nella sfera UVA. Spesso hanno campioni e rappresentazioni
che si riflettono in questa sfera spettrale. Se tali percentuali di luce vengono a mancare nell‘illuminazione
artificiale del terrario, gli animali sono costretti a rinunciare a importanti possibilità di comunicazione
con i loro simili! Ad esempio, il maschio non riconosce quando la femmina è pronta all‘accoppiamento o
similare... La mancanza di radiazione UVA significa grande stress per l‘animale.
Complicata è la domanda sull‘effetto della radiazione UVB. Da una parte l‘UVB produce, almeno per quanto
riguarda gli uomini, anche un effetto dannoso, ed è responsabile delle scottature solari e dell‘aumento del
rischio di contrarre il melanoma. D‘altro canto, la maggiorparte di vertebrati sono in grado, grazie alla
radiazione UVB, di produrre la vitamina D3. La vitamina D3 regola il metabolismo del calcio ed è necessaria
ad una sana osteoformazione. La carenza di vitamina D3 porta ad es. ad un veloce rachitismo o ad altre
malattie ossee.
La vitamina D3 può essere certo assorbita anche tramite l‘alimentazione, ma esperimenti su delle tartarug
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he hanno tuttavia dimostrato che una propria sintetizzazione corporea da parte degli animali ha un miglior
effetto, tanto più che un sovradosaggio della vitamina D3 è velenoso e che spesso è difficile ottenere il
corretto dosaggio. Contrariamente a quanto avviene per l‘assunzione tramite il cibo, con la radiazione UVB
è praticamente impossibile che vi sia un sovradosaggio.
È però importante sapere che la radiazione con UV non basta da sola, ma serve anche una sufficiente som
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ministrazione di calcio. Solo la combinazione di entrambi garantisce una sana crescita ossea! Con i prodotti
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Di quanto UV ha bisogno il mio animale?
Esistono poche conoscenze certe sulla giusta dose di radiazione UV-B nel terrario e quelle poche si rife
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riscono soltanto ad altrettante poche specie singole. Si sa tuttavia che l‘uomo, in una giornata assolata,
necessita di pochi minuti di irraggiamento su viso e mani per sopperire al suo bisogno di vitamina D3.
Valori empirici sui rettili lasciano supporre che anche per loro non sia necessaria un‘esposizione giornaliera
alla radiazione UVB. Anche in natura gli animali si ritirano sempre nelle tane. Vi sono anche delle indicazio-
ni sul fatto che i rettili possano registrare la produzione di determinati stadi iniziali di vitamina D3, in modo
tale da sapersi esporre selettivamente alla radiazione con UVB.
Il presupposto nel terrario è che gli animali possano sottrarsi all‘UVB, cosa semplicemente possibile con
radiatori come il Bright Sun, poiché la radiazione UV è puntuale. Esistono inoltre degli studi che mostrano