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ITALIANO
PULIZIA E DISINFEZIONE
Prima di ogni azione portare l’interruttore di accensione su “
0
” (zero) e
scollegare l’apparecchio dalla presa di corrente.
Maneggiare con cura la testina di trattamento. Una manipolazione non
attenta può influenzare le sue caratteristiche.
!
Attenzione
Rimuovere la polvere sull’esterno dell’apparecchio utilizzando un panno
morbido inumidito con acqua, oppure con una soluzione acquosa compo-
sta dal 75% di acqua e 25% di alcool etilico denaturato.
PULIZIA DELLA TESTINA DI TRATTAMENTO
PULIZIA DELL’APPARECCHIO
Scollegare la testina di trattamento dall’apparecchio e asportare i residui di
crema o gel utilizzando un panno morbido inumidito con acqua, oppure con
una soluzione acquosa composta dal 75% di acqua e 25% di alcool etilico
denaturato. Dopo la pulizia asciugare bene e asportare qualsiasi residuo di
umidità dalla testina di trattamento prima della conservazione o del successi-
vo utilizzo.
!
Attenzione
E’ vietato utilizzare abrasivi o prodotti chimici per la pulizia.
Per la disinfezione della testina di trattamento utilizzare un batuffolo di
cotone idrofilo o una garza, imbevuti leggermente di soluzione antisettica
non irritante e alcolica (ad esempio del tipo utilizzato per le piccole abra-
sioni o escoriazioni, disponibile in farmacia).
È vietato utilizzare abrasivi o prodotti chimici per la pulizia. Durante la puli-
zia evitare il contatto tra il connettore e la soluzione detergente utilizzata.
!
Attenzione
DISINFEZIONE DELLA TESTINA DI TRATTAMENTO
E’ vietato utilizzare abrasivi o prodotti chimici per la disinfezione.Durante
la disinfezione evitare il contatto tra il connettore e la soluzione antisettica
utilizzata. Attenersi alle indicazioni e alle precauzioni di utilizzo fornite dal
fabbricante della soluzione antisettica.
!
Attenzione
Ad ogni pulizia e-o disinfezione della testina di trattamento e in ogni caso
al termine di ogni trattamento è necessario controllare che la stessa non
presenti crepe o fessurazioni che potrebbero consentire l’ingresso di liqui-
do conduttore. Nel caso in cui la testina di trattamento presentasse crepe
o fessurazioni sostituirla immediatamente.
CONTROLLO DELLA TESTINA DI TRATTAMENTO
La testina ad ultrasuoni di ricambio può essere reperita esclusivamente
presso
HSD S.r.l.
L’utilizzo di una testina ad ultrasuoni diversa da quella
indicata può essere pericoloso.
!
Attenzione
Accessori e parti di ricambio
Per eventuali ordini di accessori o parti di ricambio, consultare il catalogo
accessori, richiedendolo via
oppure consultando il
sito internet
della ditta produttrice.
Nella parte posteriore dell’apparecchio e sulla testina ad ultrasuoni sono
apposte le targhe identificative con riportati i dati tecnici da comunicare al
Centro di Assistenza Autorizzato, al Costruttore o al Rivenditore in caso
di richiesta di accessori o parti di ricambio.
!
Attenzione
L’ultrasuono è definito come una vibrazione acustica con frequenze sopra il
limite di quelle udibili (cioè maggiori di 20.000 Hz).
Gli ultrasuoni a scopo terapeutico vennero introdotti e studiati in modo siste-
matico nel periodo successivo alla Seconda Guerra Mondiale. In Italia si diffuse-
ro immediatamente e molti nostri studiosi hanno contribuito in modo determinan-
te alla ricerca sperimentale e clinica in questo campo.
Gli ultrasuoni si diffondono sotto forma di onde di compressione-decompres-
sione con movimento di va e vieni delle particelle del mezzo di trasmissione,
parallelo alla direzione delle onde di propagazione.
Gli ultrasuoni vengono prodotti artificialmente tramite l’effetto piezoelettrico
sfruttando o un quarzo o un disco di materiale ceramico. Applicando delle cari-
che elettriche sulle facce di una lamina di quarzo si ha la compressione del cri-
stallo, invertendone il senso se ne ottiene l’espansione. Sottoponendo il quarzo
ad un campo elettrico alternato si ottiene, pertanto, un alternarsi di compressio-
ni e di espansioni del cristallo con la produzione di una serie di vibrazioni usate
in terapia.
Quando le onde ultrasonore viaggiano attraverso il tessuto, perdono una certa
porzione della loro energia: è questo un processo conosciuto con il nome di atte-
nuazione. L’attenuazione nel tessuto è prodotta da molti meccanismi: l’assorbi-
mento, la divergenza del raggio a la deflezione. L’assorbimento è la causa prin-
cipale dell’attenuazione degli ultrasuoni. L’energia ultrasonora viene assorbita
dal tessuto ed è alla fine convertita in calore. Per la maggior parte dei tessuti,
l’attenuazione aumenta all’aumentare della frequenza, così un segnale di 1.0
MHz penetrerebbe più profondamente di un segnale di 3.0 MHz, a causa della
attenuazione più bassa nel tessuto. La divergenza del raggio è il grado in cui il
raggio si disperde dal trasduttore. La divergenza del raggio diminuisce all’au-
mentare della frequenza e quindi un segnale a frequenza più alta ha un raggio
più focalizzato. La deflezione include il processo di riflessione, rifrazione e
dispersione.
Un apparecchio per ultrasuonoterapia è costituito principalmente da un gene-
ratore di corrente alternata (tipicamente 1 MHz e/o 3 MHz) che alimenta, trami-
te cavo, una testina di trattamento emittente in cui è inserito un trasduttore (disco
piezoelettrico o lamina al quarzo) che converte l’energia elettrica in energia mec-
canica (vibrazioni acustiche) che vengono trasmesse ai tessuti.
Ultrasuonoterapia
L’interazione degli ultrasuoni con i tessuti biologici produce effetti meccanici,
termici, chimici e di cavitazione.
Effetti meccanici: l’azione meccanica è dovuta al movimento delle particelle
dei tessuti attraversati dall’onda ultrasonica. Le variazioni di pressione che si
producono sono in grado di determinare un movimento dei liquidi in presenza di
disomogeneità (microcorrenti), un aumento della permeabilità di membrana e la
scompaginazione dei tessuti per separazione delle fibre collagene.
Effetti termici; l’effetto termico dipende essenzialmente da due fattori: le carat-
teristiche di assorbimento del mezzo biologico e la riflessione dell’energia a livel-
lo dell’interfaccia tra tessuti a differente impedenza acustica.
Il passaggio di ultrasuoni attraverso i tessuti “molli” crea un innalzamento della
temperatura per: - assorbimento legato alla viscosità, - assorbimento dovuto alla
conduttività termica e –assorbimento chimico.
Effetti chimici: l’azione chimica con modificazione del ph locale e della per-
meabilità delle membrane cellulari e con cambiamenti molecolari è provocata
dalle notevoli forze di accelerazione alle quali le particelle dei tessuti sono sot-
toposte al passaggio dell’onda ultrasonica.
Effetti di cavitazione: la cavitazione è la capacità degli ultrasuoni di generare
in un fluido piccole bolle di gas disciolto con successivo aumento di dimensione
e possibile esplosione delle bolle. Da un punto di vista istologico il risultato è una
distruzione cellulare irregolare con emorragia di tipo petecchiale. A dosaggi tera-
peutici le reazioni distruttive come l’emolisi si verificherebbero solo in presenza
di bassa concentrazione cellulare e bassa viscosità del mezzo, come a livello
dell’occhio e dell’utero.
Meccanismo d’azione
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