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11.4. TARATURA PRESSOSTATI
I pressostati sono presenti solo sui gruppi con quadro di
comando EP, SP-EFC e SP-MFC.
I pressostati vengono tarati (a temperatura ambiente) secondo
il seguente prospetto standard:
Prospetto taratura pressostati:
Sequenza
pompa
Tipo di
azionamento
Pressioni di
taratura [bar]
Gruppi
Pompa n°1
(o pilota)
Pressostato
n°1
Arresto
P1=P0-10%
Gruppi con 1
pompa
Avvio
P2=P1-
Pmin
Pompa n°2
Pressostato
n°2
Arresto
P3=P1-0.5
Gruppi con 2
pompe
Avvio
P4=P3-
Pmin
Pompa n°3
Pressostato
n°3
Arresto
P5=P3-0.5
Gruppi con 3
pompe
Avvio
P6=P5-
Pmin
Pompa n°4
Pressostato
n°4
Arresto
P7=P5-0.5
Gruppi con 4
pompe
Avvio
P8=P7-
Pmin
Con:
P0 = pressione max in bar della pompa n°1 (o pompa pilota) a
bocca chiusa
P1 ÷ P8 = pressioni di taratura in bar (vedi tabella seguente)
ΔP = differenziale minimo in bar (vedi tabella seguente)
NB: in base alle caratteristiche di alcuni tipi di pompe (a curva
piatta), il pressostato relativo alla pompa n°1 (o pilota) può
essere tarato ad una pressione di arresto P1= P0
– 0,3 bar Gli
eventuali serbatoi a membrana devono essere tarati
dall’utilizzatore ad una pressione di 0.3÷0.5 bar inferiore alla
pressione di avvio del pressostato dell’ultima pompa (minima
pressione).
Gamma di regolazione:
PRESSOSTATO
TIPO
PRESSIONE
ARRESTO
POMPA P
[bar]
DIFFEREN-
ZIALE
MINIMO
Δ
P
[bar]
DIFFEREN-
ZIALE
MASSIMO
Δ
P
2
[bar]
PY06
1,5 ÷ 4,5
0,8 ÷ 1,2
-
PY12
4,5 ÷ 10,3
1,2 ÷ 2,1
-
XMP A06
1 ÷ 6
0,8 ÷ 1,2
0,8 ÷ 4,2
XMP A12
1,3 ÷ 12
1 ÷ 1,7
1 ÷ 8,4
XMX A25
3,5 ÷ 25
3,4 ÷ 4,5
3,4 ÷ 20
FSG 2NE
– 9NE
1,4 ÷ 4,6
1 ÷ 1,2
1,2 ÷ 2,3
FYG 22NE
2,8 ÷ 7
1,2 ÷ 1,6
2,3 ÷ 2,7
Nota: verificare direttamente sui pressostati installati la sigla
identificativa del modello montato.
Procedura di regolazione (vedere immagine fig. H):
allentare completamente il dado o la vite di regolazione
“B” del pressostato 1 della pompa n°1 (in questo modo si
ha il differenziale
P minimo);
avviare la pompa n°1, mediante comando manuale (o
pompa pilota quando ne è equipaggiato il gruppo);
chiudere lentamente la valvola di intercettazione a valle
del gruppo fino alla pressione di arresto voluta, (lettura sul
manometro) regolare il pressostato n°1 mediante la
rotazione del dado o del
la vite “A” fino allo scatto di
apertura del contatto, operazione che stabilirà l’arresto
della pompa;
aprire lentamente la valvola di intercettazione a valle del
gruppo, la quale provoca una perdita di pressione
dell’impianto fino allo scatto di chiusura del contatto del
pressostato n°1 (che è già impostato con
P minimo),
operazione che stabilirà l’avvio della pompa. Verificare la
regolazione incrementando e diminuendo la pressione a
valle dell’impianto, sempre mediante l’uso della valvola di
intercettazione;
eseguire le stesse operazioni per i rimanenti pressostati
del gruppo. Utilizzare, per la regolazione di avvio e di
arresto delle pompe, le indicazioni della tabella
“Prospetto taratura pressostati”
precedente. Fare
particolare attenzione a impostare i valori di avvio delle
pompe successive alla prima, con valori decrescenti di
pressione, per evitare l’avvio simultaneo delle pompe;
scaricare la pressione a valle, impostare il funzionamento
in automatico sul quadro, aprire lentamente la valvola di
intercettazione a valle del gruppo, verificare le tarature
d’intervento in sequenza delle pompe almeno due volte
per l’ulteriore controllo dell’inversione dell’ordine di
partenza delle pompe.
12. SMALTIMENTO
Alla cessata attività operativa, lo smaltimento del gruppo di
pressurizzazione, o di un suo componente, deve essere
eseguito in modo differenziato secondo quanto stabilito dalle
normative in vigore nel paese di installazione del gruppo.
Per i componenti quali quadri inverter pompe e pressostati
vedere i manuali specifici del componente
In particolare questo simbolo presente sul prodotto indica che
non può essere smaltito assieme ai rifiuti domestici Questa
disposizione riguarda solamente lo smaltimento delle
apparecchiature
nel
territorio
dell’Unione
Europea
(2012/19UE).
Per i dettagli riguardanti il riciclo dei singoli componenti
dell’imballaggio fare riferimento a quando descritto nel capitolo
18.
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