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DESCRIZIONE FUNZIONAMENTO DELLA MODU-
LAZIONE
Quando il bruciatore è acceso alla portata minima, se la sonda di
modulazione lo consente (regolata ad un valore di temperatura o
pressione superiore a quella esistente in caldaia) il servomotore di
regolazione aria inizia a girare determinando un aumento graduale
dell’erogazione di aria di combustione e, di conseguenza del gas,
fino a raggiungere l’erogazione massima cui il bruciatore è stato
regolato. L’aumento della pressione dell’aria nel ventilatore viene
rilevata dal sensore della valvola gas, modello MB-VEF... che
adegua gradualmente l’erogazione di gas alla variazione, pure
graduale, della pressione dell’aria. Il bruciatore resta nella posizione
di massima erogazione fino a quando la temperatura o pressione
raggiunge un valore sufficiente a determinare l’intervento della
sonda di modulazione che fa ruotare il servomotore di regolazione
aria in senso inverso a quello precedente.
La rotazione all’indietro e quindi la riduzione dell’erogazione aria e
gas, avviene a brevi intervalli di tempo.
Con questa manovra il sistema di modulazione cerca di equilibrare
la quantità di calore fornito alla caldaia con quello che la stessa cede
all’utilizzo. La sonda di modulazione applicata alla caldaia rileva le
variazioni di richiesta ed automaticamente provvede a adeguare
l’erogazione di combustibile e di aria comburente inserendo il
servomotore di regolazione aria con rotazione in aumento oppure
in diminuzione. Se anche con erogazione al minimo si raggiunge il
valore limite (temperatura o pressione) cui è regolato il dispositivo
di arresto completo (termostato o pressostato) il bruciatore viene
arrestato dall’intervento dello stesso.
Riabbassandosi la temperatura o pressione al di sotto del valore di
intervento del dispositivo di arresto il bruciatore viene nuovamente
inserito secondo il programma precedentemente descritto. Nel caso
in cui la fiamma non compaia, l’apparecchiatura di controllo si mette
in “blocco” (arresto completo del bruciatore e accensione della
relativa spia di segnalazione). Per “sbloccare” l’apparecchiatura
occorre premere il pulsante apposito.
CONTROLLO COMBUSTIONE
Per un corretto rapporto aria/gas si deve rilevare un valore di
anidride carbonica (CO2) per il metano che sia almeno 8% all’ero-
gazione minima del bruciatore fino al valore ottimo del 10% per
l’erogazione massima.
Sconsigliamo di superare il valore del 10% per evitare di funzio-
nare con un eccesso d’aria troppo limitato che potrebbe causare
(variazione della pressione atmosferica, presenza di deposito di
polvere nei condotti dell’aria) una sensibile quantità di CO (ossido
di carbonio).
Per evitare situazioni di pericolo è indispensabile verificare sempre,
con l’apposito strumento, che la percentuale di ossido di carbonio
(CO) presente nei fumi non superi il valore massimo ammesso di
0,1%.
ACCENSIONE E REGOLAZIONE A GAS (METANO
)
1) Accertarsi che la testa di combustione penetri nel focolare
nella quantità richiesta dal costruttore della caldaia. Verificare
che il dispositivo che chiude l’aria sulla testa di combustione
sia, presumibilmente, nella posizione adatta per l’erogazione
di combustibile richiesta (il passaggio dell’aria tra disco e testa
deve essere sensibilmente ridotto nel caso di erogazione di
combustibile ridotta, nel caso opposto, in cui si ha un’erogazione
di combustibile piuttosto elevata, il passaggio dell’aria tra disco
e testa deve essere relativamente aperto). Vedere capitolo
“Regolazione della testa di combustione”.
2) É indispensabile, se non è già stato fatto all’atto del col
-
legamento del bruciatore alla tubazione del gas, con
le cautele del caso e con porte e finestre aperte, ef-
fettuare lo spurgo dell’aria contenuta nella tubazione.
Occorre aprire il raccordo sulla tubazione in prossimità del
bruciatore e, successivamente, aprire un poco il o i rubinetti
di intercettazione del gas. Attendere fino a quando si avverte
l’odore caratteristico del gas e quindi chiudere il rubinetto. At-
tendere il tempo che si presume sufficiente, in funzione delle
condizioni specifiche, affinché il gas presente nel locale si sia
disperso all’esterno e, quindi, ripristinare il collegamento del
bruciatore alla tubazione del gas.
3) Verificare che ci sia acqua in caldaia e che le saracinesche
dell’impianto siano aperte.
4) Verificare, con assoluta certezza, che lo scarico dei prodotti di
combustione possa avvenire liberamente (serrande caldaia e
camino aperte).
5) Verificare che la tensione della linea elettrica cui ci si deve
collegare, corrisponda a quella richiesta dal bruciatore e che
i collegamenti elettrici (motore e linea principale) siano predi-
sposti per il valore di tensione disponibile. Verificare che tutti i
collegamenti elettrici, realizzati sul posto, siano correttamente
eseguiti come da nostro schema elettrico.
6) Applicare un manometro con scala adeguata, alla presa di
pressione del gas per rilevare il valore di regolazione (se l’en-
tità della pressione prevista lo consente è preferibile utilizzare
uno strumento a colonna d’acqua, non utilizzare per pressioni
modeste strumenti a lancetta).
7) Regolare l’aria per la fiamma minima e fiamma grande, at
-
tenendosi alle istruzioni di regolazione del motore elettrico
di comando serranda aria riportate nelle pagine seguenti. In
pratica, portare le camme di regolazione aria di piccola fiamma
e di grande fiamma, nelle posizioni che si presumono adeguate
in proporzione alle potenze termiche che si desiderano per la
fiamma piccola e fiamma grande.
8) Agendo sull’apposita vite di regolazione, del rapporto tra la
pressione del gas e quella dell’aria, della valvola gas mod.
MB-VEF....impostare il valore desiderato (vedere, nelle pagine
seguenti, le istruzioni specifiche per la valvola gas MB-VEF....).
In pratica si tratta di agire sulla vite di regolazione del rapporto
tra la pressione del gas (alla testa di combustione) e la pres-
sione dell’aria (alla testa di combustione) per portare l’indice di
riferimento tra i valori 0,4 e 0,8 in modo da avere un’erogazione
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